Prima di andare nello specifico la domanda che dobbiamo porci è:

I cookie di Google Analytics sono cookie “tecnici”?

Il Grante precisa che: (cfr. provvedimento dell’8 maggio 2014) possono essere assimilati ai cookie tecnici soltanto se utilizzati a fini di ottimizzazione del sito direttamente dal titolare del sito stesso, che potrà raccogliere informazioni in forma aggregata sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito. A queste condizioni, per i cookie Analytics valgono le stesse regole, in tema di informativa e consenso, previste per i cookie tecnici.

Quindi possiamo dire che i cookie di Google Analytics sono a tutti gli effetti dei cookie di profilazione, a meno che non raccolgano i dati in modo anonimo. Analytics infatti, non tutti sanno che può essere impostato per rendere anonimo l’indirizzo IP dell’utente che naviga sul nostro sito.

Per rendere anonimi questi IP bisogna eseguire una procedura abbastanza semplice che imposti la funzione IP Anonymization.

Ma allora cosa dobbiamo fare?

Quando andiamo a registrare un sito su Google Analytics, questo ci fornisce un codice di monitoraggio da inserire nel nostro sito, ed è qui che dobbiamo agire inserendo una piccola stringa che cambia cambia in base al tipo di script che avete inserito nel vostro sito.

E sono: (io ve le elenco tutte e due ma nella maggior parte dei casi viene usata la prima)

  • ga(‘set’, ‘anonymizeIp’, true);  -> se utilizzate la libreria analytics.js (Universal Analytics)
  • _gaq.push([‘_gat._anonymizeIp’]); -> se utilizzate la libreria ga.js (Classic Analytics)

La riga va inserita subito sotto quella che dichiara l’ID del monitoraggio, come nell’esempio:

ga(‘create’, ‘UA-XXXXXXXX-X’, ‘auto’);
ga(‘set’, ‘anonymizeIp’, true);
ga(‘send’, ‘pageview’);

Detto questo una volta inserita questa stringa, potremo salvare e non preoccuparci più dei cookie creati da Google Analytics.

Spero con questo breve articolo di essere stato utile ed esaustivo a risolvere uno dei piccoli problemi che sorgono a causa del nuovo provvedimento dei 2 giugno 2015.